Lavori da Casa
Lavori da casa: una realtà affermata
Lavorare da casa poteva sembrare un’utopia fino a pochi anni fa, ma da tempo questo trend si è affermato grazie alla proliferazione di una moltitudine di nuovi lavori a domicilio (in prevalenza dovuti all’avvento dell’era delle nuove tecnologie e di internet) che sono nati uno dopo l’altro e si sono dapprima diffusi oltreoceano per poi arrivare fino al nostro paese (ecco perché continuano ad aumentare le ricerche di lavori da casa online).
In passato quando si pensava ai lavori da casa seri si immaginavano mestieri artigianali svolti fra le mura domestiche, pensate ai sistemi di lavori da casa come i lavori a domicilio quali confezionare braccialetti o assemblare oggetti su commissione, i quali davano un bassissimo guadagno a fronte di un enorme lavoro.
Poi i tipici lavori in casa si sono spostati al settore delle telecomunicazioni, con call center (prevalentemente di servizi erotici e cartomanzia) che si sono letteralmente trasferiti sui nostri telefoni cellulari, lavori da fare a casa in cui il lavoratore non solo non aveva un buon guadagno, ma addirittura quel desiderio di poter lavorare tranquillamente fra le mura di casa e guadagnare gli veniva sottratto.
Cosa significa lavorare da casa?
Lavorare da casa può vuoler dire molte cose. I lavori da casa sono quegli impieghi che possono essere svolti indipendentemente dal luogo in cui ci si trova. L’ideale che abbiamo del lavoro da casa sostanzialmente è rappresentato dai seguenti punti:
- non c’è un capo che ci stressa;
- possiamo lavorare quando vogliamo;
- possiamo lavorare dove vogliamo.
Se siamo gli imprenditori di noi stessi, il primo punto è sicuramente vero. Se invece siamo dei free lance, un datore che ci dica quali lavori a domicilio eseguire è purtroppo inevitabile, ma certamente l’ambiente di casa è preferibile a quello di un angusto ufficio, tutt’al più che non ci sono colleghi e responsabili che ci stanno col fiato sul collo e che pretendono una maggiore produttività.
Il secondo punto è ancora più importante del primo. Lavorare da casa non ci vincola infatti a nessun orario di lavoro, quindi dimenticate turni lunghi, straordinari, richieste di pause e classici orari d’ufficio.
L’orario dei lavori a domicilio è deciso dal lavoratore: potete svegliarvi quando volete, lavorare di giorno o di notte, lavorare solo pochi giorni in modo assiduo o spalmare i compiti nell’arco di più giorni.
L’ottimizzazione del tempo di lavoro è data anche dall’evitare (e questa è una gran cosa) i tempi di raggiungimento del luogo di lavoro.
Lavorare da casa significa soprattutto questo: evitare di dover uscire di casa e andare a lavoro, evitare le code nel traffico, lo stress mattutino, i mezzi pubblici o qualsiasi altra cosa.
Molte persone impiegano ore, sia all’andata che al ritorno, solo per raggiungere il proprio posto di lavoro. Ecco, scegliere di lavorare da casa, evita tutto questo.
Lavori da casa o lavori da spiaggia?
Il terzo punto merita un approfondimento a parte.
Lavorare da casa non significa propriamente ciò che l’espressione suggerisce, ma ha più la valenza del: “non lavorare presso il luogo di lavoro”.
Lavorare da casa in questo modo assume tutto un senso diverso e si traduce in: lavorare ovunque vuoi tu.
Che sia in casa, che sia al parco, in montagna o su una spiaggia, poco importa, perché ciò che conta è l’esito del tuo lavoro, indipendentemente dal luogo fisico in cui lo svolgi.
Lavorare da casa è una possibilità reale e sempre più persone lo stanno scoprendo e stanno cercando di raggiungere il loro sogno: lavorare in modo indipendente, quando vogliono, dove vogliono.
Lavori da casa: conclusioni
Tutti, almeno una volta, abbiamo pensato alla possibilità di lavorare da casa, ma pochi, convinti che sia una possibilità distante e irraggiungibile, ci provano e preferiscono continuare a rimanere ingabbiati nelle maglie del sistema del lavoro classico.
Ma il mondo sta cambiando, e i primi che coglieranno al volo le opportunità date dai lavori da casa saranno quelli che ne avranno i maggiori benefici.
Chiunque viene a conoscenza delle possibilità lavorative da casa è dapprima scettico, poi curioso, ma spesso rinuncia a qualunque proposito di andare avanti nella scoperta di questo nuovo modo di lavorare, perché non sa da dove iniziare oppure è troppo pigro per cambiare così radicalmente il proprio stile di vita o, ancora, pensa che i lavori a domicilio non diano la stessa sicurezza e la stessa continuità degli altri.
Lavorare da casa non solo offre la stessa stabilità e sicurezza di guadagno dei lavori convenzionali, ma ne offre addirittura di più, perché alla base di questo sistema c’è l’assoluta volontà dei lavoratori di farne parte.
Lavorare da casa è possibile: scopriamolo assieme
Lavorare da casa, come accennato prima, è l’ambizione di molti ma è un risultato che viene raggiunto da pochi nella realtà.
Ma qual è la definizione esatta del lavoro da casa? Avere un lavoro da casa significa “fare un tipo di lavoro generico in un contesto non organizzato e informale, in cui il lavoratore porta a termine un impiego retribuito presso (principalmente) il proprio domicilio o in un altro luogo di non proprietà del datore di lavoro”.
Le origini del lavoro da casa
Le origini del lavoro da casa sono molto antiche. Anzi, si può proprio dire che, prima che esistessero i cosiddetti luoghi di lavoro (gli uffici, le fabbriche, i centri commerciali, ecc.) il lavoro era prevalentemente svolto in autonomia.
Si trattava soprattutto di piccole realtà indipendenti, di piccole botteghe, di artigiani, contadini, che svolgevano il proprio lavoro nel loro terreno (detto anche feudo) per conto proprio o di terzi.
Col tempo la popolazione è aumentata e le necessità sono cambiate.
Il fabbisogno della gente ha aumentato la domanda e, di tutta risposta, il mondo del lavoro ha tenuto il passo alzando la quota di produzione, istituendo catene di montaggio, lavori sempre più specializzati e sistemi di forza-lavoro complessi che hanno portato alla nascita delle figure professionali odierne. Stiamo parlando dei semplici operai e degli impiegati, che, in un modo o nell’altro, hanno fatto un percorso che li ha portati esattamente dove ora ti trovi tu.
Liberarsi della schiavitù
I piccoli lavoratori, dapprima sfruttati in lavori pesanti per una paga misera e per un numero di ore smisurato, lottando hanno ottenuto i loro primi diritti.
Ignari di essere gli artefici della legalizzazione della loro schiavitù, hanno scelto di lavorare nelle immense prigioni dei loro datori di lavoro, per una paga e un orario fisso. Quella vittoria era senz’altro un miglioramento delle loro condizioni, ma ben lontana da ciò che lavorare da casa oggi può offrire.
Il mondo infatti è già cambiato. La globalizzazione, le tecnologie e i nuovi impieghi, hanno modificato radicalmente l’idea che c’era del mondo del lavoro, tornando un po’ a quei tempi antichi, ma con una consapevolezza tutta nuova.
Accettare il cambiamento e lavorare da casa
Fare un lavoro da casa oggi non vuole più dire essere schiavi di un datore di lavoro come al tempo del medioevo.
Né significa tornare indietro nel tempo. Il lavoro da casa nel 2016 è un segno di evoluzione, il naturale percorso che il sistema mondiale sta seguendo.
Sempre più persone si convincono che lavorare a domicilio sia la scelta migliore, perché hanno compreso che non si può sfuggire al cambiamento, a un’epoca in cui non esistono più lavori sicuri, in cui una nuova leva non passerà mai, come il padre o il nonno, tutta la sua vita nello stesso luogo di lavoro. E il luogo di lavoro, infatti, non esiste più.
È il lavoratore a scegliere dove lavorare, se lavorare da casa o in un altro luogo, perché l’assurdità delle costrizioni dei vecchi lavori è venuta meno. È il risultato quello che conta, la produttività, la soddisfazione, l’organizzazione personale.
Le vecchie dinamiche lavorative vanno via via abbandonate: niente più esodi verso il lavoro, niente più rituali, obblighi di abbigliamento e comportamento, niente più valutazioni personali che vadano oltre il lavoro svolto.
Il risparmio
Lo scopo del lavoro è uno e uno solo, checché se ne dica: produrre un guadagno.
Se questo viene a mancare, il sistema lavorativo crolla.
È per questo che orpelli emotivi e materiali vanno abbattuti, le aziende non avranno più un luogo fisico in cui accogliere i lavoratori, sia i datori che i lavoratori in questo modo risparmieranno e abbatteranno innumerevoli costi: affitti, benzina, trasporti, cibo, ecc.
È dalla consapevolezza dei risparmi economici, ma soprattutto da quelli mentali, che risiede il successo del lavoro da casa.
Conclusioni
I vantaggi mentali del lavorare da casa sono difatti definiti come vantaggi “immateriali”, controparte dei risparmi mobili dovuti ai fattori (affitto del luogo di lavoro, costo degli spostamenti, ecc.) sopraesposti.
Questi sono la parte fondamentale del cambiamento che porta a preferire il lavorare da casa piuttosto che lavorare presso un luogo di lavoro stabilito da qualcun altro.
I vantaggi immateriali, così ottenuti, sono il miglior motore del sistema economico di cui fa parte ogni lavoratore libero di scegliere gli orari e il proprio luogo di lavoro.